La carie dentale è causata dall’azione di acidi introdotti con la dieta sulla superficie dei nostri denti. L’acido viene prodotto quando gli zuccheri nei cibi, come il saccarosio, reagiscono con i microrganismi presenti nella placca, una pellicola composta principalmente da batteri streptococchi e lattobacilli sulla superficie dei nostri denti. L’acido prodotto porta ad una perdita di calcio e fosfato dallo smalto; questo processo è chiamato demineralizzazione e porta all’approfondirsi della carie nel dente fino alla formazione, se non trattata, di un ascesso dentale.
La saliva della nostra bocca agisce per neutralizzare l’acido che provoca demineralizzazione e rappresenta un’importante difesa naturale contro la demineralizzazione indotta dalla carie. Oltre a controbilanciare gli acidi di placca (azione buffer) e fermare la demineralizzazione dello smalto, la saliva fornisce un serbatoio di minerali adiacenti allo smalto da cui può re-mineralizzare e “guarire” una volta neutralizzati gli acidi! Lo smalto viene de-mineralizzato e re-mineralizzato molte volte nel corso di una giornata e fa parte di un normale processo fisiologico, non c’è da aver paura! Tuttavia, quando questo equilibrio è alterato e la de-mineralizzazione supera la capacità di re-mineralizzazione, la carie progredisce in profondità indisturbata!
DIETA e SALUTE ORALE:
ecco i 3 fondamentali accorgimenti per un sorriso sano anche a tavola!
1 – Ridurre il consumo di zuccheri, o almeno la loro FREQUENZA!
Ci sono prove evidenti che il frequente consumo di zuccheri sia associato alla carie. La consulenza alimentare del dietista è incentrata a limitare non solo la quantità di zuccheri prevenendo l’obesità e il sovrappeso ma anche la frequenza di assunzione di essi, addirittura più rilevante per la salute dei denti.
Le curve di Stephan ci aiutano a capire cosa accade in bocca dopo un pasto contenente zuccheri: queste curve sono dei modelli matematici usati per teorizzare la variazione dell’acidità della bocca a fronte dell’assunzione di zuccheri e sono ampiamente convalidate in odontoiatria.
La demineralizzazione dei denti avviene quando l’acidità della placca (pH) scende al di sotto del livello critico di 5,5. Dopo l’assunzione di un cibo zuccherino, il pH impiega fino ad un’ora per ritornare allo stato normale.
Come spiegato, durante la giornata ci sono piccoli momenti in cui l’acidità scende sotto il livello critico tipicamente dopo i pasti principali, ma la saliva riesce a rimediare l’azione acida tamponando e re-mineralizzando il dente, senza dar seguito a problemi.
Nella abitudini alimentari ad alta cariogenicità, tipiche dei paesi industrializzati come il nostro, la dieta è spesso ricca di zuccheri facili da essere metabolizzati dai batteri ed assunti molto frequentemente.
Se un bambino facesse colazione di mattina, mangiasse caramelle zuccherate dopo qualche ora, facesse merenda a metà mattina con un succo, prima di pranzo mangiasse una caramella, a pranzo bevesse una bibita zuccherata, nel primo pomeriggio un gelato, un panino con la nutella a merenda, una cena zuccherina ed infine una tisana zuccherata prima di andare a dormire, il tempo di “ acidità dei denti” sarebbe per il gran parte della giornata. La conseguenza inevitabile sarà di avere numerose carie, anche con un igiene orale abbastanza buona.
2 – Moderare l’assunzione di cibi acidi!
I cibi possono contenere essi stessi acidi, soprattutto se il loro gusto è acidulo e questo può, a lungo andare, erodere lo smalto dentale.
È il caso dell’acido malico contenuto in molti succhi di frutta, dell’acido citrico contenuto nel limone ed in tutti gli agrumi, dell’acido fosforico contenuto nella classica Coca-Cola e dell’acido acetico dell’aceto.
Dunque riducete l’assunzione di bevande gassate come coca-cola e succhi di frutta, per quanto possibile, evitate di succhiare limoni e di bere sostanze acide prima di andare a dormire, dove l’effetto protettivo della saliva è minore.
Da qui, alcuni professionisti consigliano anche di utilizzare lo spazzolino da denti non prima di 30 minuti dal termine del pasto. Ciò è dovuto al fatto che gli acidi contenuti nei cibi sono in piena funzione erosiva e l’applicazione di una frizione meccanica ne aumenterebbe la capacità di demineralizzazione; quindi, meglio lasciare il tempo
sufficiente alla saliva di tamponare il pH della bocca.
3 – Fluoro, l‘alleato contro la carie!
È consolidato che il fluoro agisce come agente protettivo nei confronti della carie. L’assunzione in età prescolare è una decisione che spetta al medico pediatra. In base alla zona di residenza, le acque delle falde acquifere contengono già una percentuale di fluoro. Solo in base ad una comprovata deficienza, il pediatra potrebbe consigliare un supplemento sia in gravidanza che durante i primi 3 anni di vita del piccolo, in accordo con le ultime linee guide ministeriali in materia.
Io non bevo acqua del rubinetto!!!!
Se per caso in casa bevete acqua in bottiglia, ecco un link utile a voi ed al vostro pediatra per sapere il contenuto di fluoro in ogni bottiglia venduta in Italia e di conseguenza considerare un supplemento se necessario.
Ecco una guida completa su come leggere un’etichetta redatta dal Ministero delle Attivià produttive e la normativa di riferimento.
Tutta la letteratura scientifica è concorde che i dentifrici fluorati, in base all’età del paziente rappresentano un’ottima difesa dei denti nei confronti della carie. Il nostro ministero della salute, chiaramente consiglia dentifrici contenenti fluoro a partire dai 3-4 anni di età! Sono sicuri ed efficaci, a patto che i bimbi non lo ingeriscano, ma si lavino i denti per 1 o 2 minuti e sputino l’eccesso senza risciacquare la bocca!
Mi chiamo Federica Scali e sono dottoressa in Dietistica. Mi sono laureata nel 2012 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Brescia e successivamente ho frequentato un Corso di Formazione Professionale in Nutrizione Umana e Dietoterapia a Firenze. Ho avuto la fortuna di lavorare con i bambini della scuola dell’infanzia e primaria seguendo progetti di educazione alimentare occupandomi anche di “diete speciali” per intolleranze ed allergie alimentari. Nell’anno 2014, spinta dalla passione per il mio lavoro, mi sono iscritta alla laurea Magistrale in Scienze dell’Alimentazione presso la facoltà di Medicina e Chirurgia a Firenze.
Giornalmente mi occupo di promuovere e curare l’alimentazione e la nutrizione in situazioni di salute e/o patologiche, elaboro piani dietetici terapeutici personalizzati (su prescrizione
medica), organizzo menù per gruppi di persone sane (mense scolastiche) e/o con patologia, nonché progetto e realizzo attività didattiche rivolte ai bambini nelle scuole, educative e di
informazione sul territorio.
Consapevole della potente connessione esistente tra cibo ed emozioni, ho frequentato la scuola di Counseling ASPIC di Verona per avere una visione ben più ampia dell’essere umano e per offrire un ulteriore supporto a chi vuole rivolgersi a me.
Sono la Dott.ssa Paola Chiaramonte, e mi dedico all’ortodonzia dal 1981 dopo aver conseguito una laurea in Scienze Biologiche ed una in Medicina e Chirurgia.
Il mio background in Scienze Biologiche mi ha sempre mantenuto interessata agli aspetti “biologici e scientifici“ dell’ ortodonzia dandomi un approccio molto pragmatico alla professione.
Ho viaggiato molto per formarmi in questa branca che amo, negli Stati Uniti prima e in Danimarca poi. In studio ci piace fare ricerca; assieme a mio marito, partner professionale da quasi 40 anni, abbiamo pubblicato i nostri risultati clinici al 9th European Society of Lingual Orthodontics Eslo a Londra nel 2010 e a quello di Francoforte nel 2012 e nel 2016 abbiamo presentato al 38th Asia Pacific Dental Congress di HONG KONG.
Siamo possessori di un brevetto internazionale in campo ortodontico detenuto da www.savvyoralsolutions.com